"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, la somma sapïenza e 'l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate."
Con la citazione di oggi mi butto sul colto. Come penso abbiano fatto tutti, anche io a scuola ho studiato quell'ammasso di parole che viene definito Divina Commedia. Ecco, di tutte quelle parole ricordo solamente questo passaggio, non solo perchè è molto bello, ma anche perchè lo vedrei benissimo come cartello da apporre sulla porta di un bagno appena "usato".
Ovviamente questa volta non posso mettere un link, anche perchè penso proprio che dell'opera di Dante la maggior parte della gente ne abbia le palle piene.
lunedì 2 marzo 2009
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